Il cosiddetto "Castello Aragonese"

La collina su cui si erge il cosiddetto Castello Aragonese ebbe sin da età greca un ruolo di fondamentale importanza nel sistema di protezione della città. Su di essa, con ogni probabilità, furono costruite fortificazioni sia in epoca bizantina che in età normanna (durante la quale vi fu, forse, costruito un donjon, cioè una torre-fortezza appoggiata alle mura della città).

 

La costruzione del castello, invece, avvenne probabilmente in età sveva dal momento che la sua struttura originaria (ricostruibile da foto e rilievi dal momento che esso rimase in piedi fin dopo il terremoto del 1908) richiama l'architettura militare di quell'epoca; si trattava, infatti, di un possente edificio a pianta quadrata, con quattro torri angolari, anch'esse di forma quadrata.



Lungomare Falcomatà - Mura Greche

L'arch. R.Laganà (autore dell'ultimo intervento di restauro) sostiene che la torre NW della struttura originaria appartenesse ad una fortificazione precedente, forse proprio al donjon normanno, dal momento che nelle foto essa sembrerebbe presentare una tecnica costruttiva diversa rispetto al resto della fortificazione sveva.

Attraverso i secoli, il castello subì una lunga serie di restauri, modifiche ed aggiunte. In età angioina, per esempio, fu aggiunto un cammino di ronda protetto da basse mura e torri angolari, che cingeva alla base tutta la struttura del castello.
In epoca spagnola, poi, si aggiunsero alla costruzione originaria altre due torri circolari a sud ed un rivellino, (opera esterna per l'artiglieria), ad est. Forse già da epoca sveva, un fossato alimentato dalle acque di un vicino torrente proteggeva ulteriormente il castello.