La Cinta Muraria dell'antica Rhegion
Vista la scarsità e la frammentarietà dei rinvenimenti riguardanti la cinta muraria ellenica della città di Reggio, gli studiosi che si sono cimentati nella sua opera di ricostruzione hanno abbozzato tracciati molto differenti tra loro, soprattutto per quanto riguarda il lato meridionale ed orientale. |
Il fianco occidentale delle mura urbiche, cioè quello che fronteggiava il mare, era rettilineo e con andamento nord-sud; esso si intersecava col fianco settentrionale all'estremità nord del Corso Garibaldi mentre a sud, secondo la Barbaro Tropea, continuava fino all'incrocio con via Tommasini, piegando verso est nei pressi dell'antico forte Lemos. Tale ipotesi, però, non è stata confermata da alcun dato archeologico. Per quanto riguarda il lato settentrionale delle mura, esso era tutto in salita e dall'estremità nord del Corso Garibaldi arrivava fino alla collina del Trabocchetto. |
Il tratto meridionale della cinta meridionale, secondo Arillotta, all'altezza del palazzo del Genio Civile cambiava direzione, dirigendosi verso est, attraversando l'ex Piazza Camagna e giungendo in via Campanella; dal pianoro del Castello, poi, si dirigeva verso l'alto fino a congiungersi col tratto orientale sulla collina del Trabocchetto. |
La cinta in blocchi di arenaria è stata datata alla metà del IV sec.a.C. mentre i tratti in mattoni crudi sono stati datati tra la metà del VI e la fine del V sec.a.C. |